venerdì 28 agosto 2015

Io vado di traverso




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Eh già, io vado di traverso...ma non perchè faccia le derapate...oddio, quando giravo con il motard in pista ci provavo (dico, vuoi avere un motard e non derapare??un vero controsenso!!) ma poi appena la ruota posteriore cominciava a scivolare...

io scivolavo nella ghiaia, fuori dalla curva...va beh, a ognuno i suoi traversi....ecco il mio andare di traverso (a parte a qualche studente che insiste nel prendere 4) consiste nel frequentare mondi molto diversi...in qualche caso in guerra aperta...penso a quello della mountain bike e del fuoristrada motociclistico; in realtà è un po' che non vado a motore ma se si potesse girare liberamente su qualche sentiero che non fosse a 100 km da casa mi ricomprerei subito una moto...peccato che però tanti percorrano sentieri vietati scavandoli per bene e per giunta spesso con uno scarico bello aperto...ma gli enduristi non sono tutti così, per fortuna...i trialisti ancora meno...ma, come dicevo, la guerra è aperta così quando un endurista in bici incontra un endurista in moto (perchè cmq tutti si definiscono enduristi, oltre che biker!) sono scintille...un incontro stile mezzogiorno di fuoco...prima, occhi negli occhi, si studiano in silenzio e poi...poi...mani sulla...ma quale pistola? al massimo hanno un manubrio! E poi spara, ops,

comincia la sua requisitoria il paladino della natura (che posa il sedere su una bici all'ultimo grido che costa più della moto che ha davanti...la cambia un anno sì e l'altro pure come uno smartphone...alla faccia degli ideali di sostenibilità)...ma, ma eppure hanno un abbigliamento simile...e anche il ciclista è arrivato lì vicino con un mezzo a motore...e allora? allora forse basterebbe creare delle aree riservate a entrambe le categorie, no? con l'obbligo di manutenzione dei relativi sentieri...comunque, dopo essersi presi a male parole ed essere andati in direzioni opposte i due incontrano altri loro simili...il biker endurista (che in discesa va forte o almeno lo pensa) incontra un biker xc (nda: cross country...quelli con le bici leggere, che in discesa vanno piano..in teoria) e lo saluta con aria di superiorità...a qualche centinaio di metri invece l'endurista in moto, ormai su strada, incrocia un altro biker, questo però in sella a una moto sportiva...i due si scrutano con fare distaccato ma...ma non si salutano...ma non sono entrambi su due ruote a motore?? eh no, perchè lo sportivo da 250 km/h l'endurista che viaggia a 50 km/h sui sentieri non lo considera proprio!

Cambiamo mondo, anzi universo...niente più "attrezzi" a frapporsi tra l'uomo e la natura...il cielo blu cobalto, una leggera e rinfrescante brezza, torrenti che scrosciano e altre amenità del genere ;-)...ma questo paradiso terrestre, in cui l'uomo si integra perfettamente tra canti di usignuoli e angeli, come può fare da sfondo anche al pur minimo contrasto? Vi sbagliate di grosso perché qui abitano due specie dai caratteri opposti: l'homo deambulans e l'homo rampicans...per farla breve: il camminatore e l'arrampicatore...tralascio l'ulteriore suddivisione in sottospecie per non tediarvi oltre misura...anch'esse in competizione tra loro per buona pace di Charles Darwin ;-) ...tralascio anche l'evidente differenza nella diversa direzione di spostamento...pare che quella verticale sia considerata la più nobile...forse perché avvicina di più al consesso divino? Mah...tanta fatica per stringere appigli per arrivare ad altezze ben inferiori ai limiti della pur sottile atmosfera terrestre...come se poi il divino fosse solo in alto e non permeasse le ben più consistenti profondità terrestri...e avesse tempo da perdere con microbi rampicanti...stop!stop! Che qui si rischia di addentrarsi in terreni minati ( o forse sconosciuti a tutti i terrestri ;-) ) sta di fatto che i rampicanti salutano e tollerano di malavoglia i camminanti...


40esimo chilometro del sentiero Roma, camminato e corso in 20 ore (chi non è molto allenato lo percorre in 4 giorni, i garisti in meno di 10 ore ;-) ) arrivo al penultimo rifugio (il Gianetti) e incrocio un folto gruppo di homines rampicantes (della sottospecie alpinistes) saluto, saluto, salutoooooooooh ma qualcuno mi vede? E sì che di escursionisti alle 8 di sera a settembre non devono esserne passati molti...ci crederete o no ma nessuno si è degnato di rispondermi...va beh, io avevo ancora un passo da affrontare (al buio) e quindi ben altri più importanti pensieri ma....ma c'è qualcosa che non funziona, no?? Beh, certo, se avessi avuto una corda sopra lo zaino magari... anche tu Alberto, fatti riconoscere, no??

Ma è così ovunque nel nostro piccolo mondo? In Austria un "Grüss Gott!" non si nega a nessuno...e allora cosa dovrei fare per avere quel minimo di considerazione che mi spetta...snif, snif... ;-) dovrei forse attaccarmi al collo un bel cartello che riporti:" Caro amico, tu forse non lo sai e magari non riesci nemmeno a immaginarlo, ma io sono un tuo fratello camminatore, arrampicatore (anche alpinista, sì), ciclista (bitumaro, cross countrista , endurista e downhiller), motociclista (endurista, sportivo e turista)...salutami, te ne prego...orsù, fai una buona azione!!"

Qualche anno fa andai in Norvegia in moto...beh, varcati i patrii confini, ho guidato con una mano sola...perché? Ma perché tutti i motociclisti (dallo scooterista allo sportivo da ginocchio a terra) mi salutavano...e io naturalmente rispondevo…gli automobilisti mi davano pure strada! Sì certo... ma cos'hai bevuto?? Si chiederà qualcuno...ma cos'hanno bevuto loro? vorrai dire ;-)

Che sia forse quella bevanda al gusto di intelligenza, tolleranza con una spruzzata di fratellanza...una spruzzatina, dai!!



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