venerdì 16 agosto 2019

Two is megl' che one ma anche 4 is not mal


Chi mi conosce bene sa che la polivalenza è la mia cifra e questo viene dalla logica conclusione che essendo poco il tempo concessoci, almeno su questa Terra, non è una cattiva idea fare esperienze il più possibile diverse; ma in questo caso si tratta soltanto di numeri: 2 e 4... 2 e 4 cosa?? 

ma ruote, naturalmente! La mia passione per le due a pedali e a motore è cosa nota; quella per le moto è decisamente più "antica" ma quest'anno ha avuto un brusco stop... già, non ho più una moto in garage; e perchè mai?? si tratta di una questione di fiducia, non tanto in me stesso ma nell'oggettiva pericolosità di un mezzo che, a meno di non andare sempre a spasso con il rischio di addormentarsi (in realtà da giovane ci sono anche riuscito ;-) ) ha un equilibrio troppo precario...freno, piego, arrivo alla corda, apro il gas... sì, certo ma non sei in pista e chi ti dice che dall'altra parte un automobilista distratto prenda la curva un po' larga o che il caso abbia messo proprio in uscita del brecciolino... serve fiducia, sicuro... l'ho avuta per anni ma tre mesi fa mi sono detto che forse la mia dose di fortuna avrebbe potuto anche essere esaurita... e poi con la moto come faccio a portarmi dietro la bici se voglio per un week end unire le due passioni? (giuro che ho provato a caricare la bici sulla moto ma temo che qualche tutore dell'ordine avrebbe avuto qualcosina in contrario ;-) ) ... e quindi? beh, la soluzione è stata semplice: una spider! e come la carichi una bici su una spider?? la carico, la carico ;-)
Dopo tutta questa premessa veniamo al sodo: un sogno da realizzare! ho frequentato le montagne svizzere per anni soprattutto arrampicando e le pareti dei passi del Furka, del Grimsel e del Susten (il famoso Wendenstocke) sono un vero sogno verticale; ma anche le strade che le contornano sono un palese invito al piacere della guida; vi sfilano tutto il giorno moto e auto, e che auto! non è una pista ma unire il gusto di qualche curva alla giusta velocità a quello della contemplazione (non troppa, pena lo schiantarsi sul fondo di qualche burrone... non esistono guardrail ma solo dei cippi di pietra su quasi tutto il percorso) è veramente il massimo; beh, io non avevo una bionda sul sedile del passeggero ma non si può avere tutto! Due anni fa con un amico ho finalmente realizzato il sogno di percorrere questo "circuito" di 4 passi in moto ma tra una piega e l'altra non ho potuto che ammirare il coraggio degli altri frequentatori di queste strade: i ciclisti! eureka! la prossima volta lo farò in bici! Poi quando, a mente fredda, ho analizzato i numeri... già in moto non mi era sembrato un giro corto...eh già: sono 130 chilometri... nemmeno tantissimi in bici; quando ho fatto il giro del lago di Garda con una piccola digressione ne ho fatti 180... mmmm, vediamo il dislivello... Google maps mi dà impietosamente la risposta: 4630 metri!! l'anno scorso con Gavia e Mortirolo ne ho fatti 3500 su 120 km; dai, si può fare!

Faccio letteralmente a pezzi la bici; ma dico?? ma quelli della Mercedes non potevano pensare che magari qualche cliente avrebbe voluto caricare una bici?? ma che diamine!! :-D .

Parto, dormo ad Airolo e di buon mattino comincio a pedalare per il primo passo, il Gottardo, naturalmente dalla vecchia strada acciottolata, la Tremola; le gambe girano bene e in meno di 2 ore sono su...
Un vespista cinese mi chiede un cacciavite, smonto il bagaglio per darglielo, metto la bici in equilibrio un po' precario e una folata di vento ovviamente la fa cadere... nooooo! la rialzo... solo qualche danno estetico... cominciamo bene! poco importa perchè mente e soprattutto gambe dopo una veloce discesa (intabarrato come in inverno) sono già impegnate per salire il Furka. Incrocio una cicloturista, carina, bionda (eccola l'ho trovata!) e per un attimo, anche due, i miei propositi ciclisti epici vacillano... ma lei è troppo carica e quindi lenta, ok niente bionda per domani (già perchè se non l'avete capito il proposito per l'indomani è di ripetere il giro in macchina) ma in fondo poi dove l'avrei messa? chi? la bionda! la macchina ha solo due posti! il cervello fa brutti scherzi quando si pedala da qualche ora, lo so ;-) Ecco il Furka! queste pareti fanno venire voglia di scalare: la Graue wand con la sua Super fissure (una meravigliosa fessura di una ventina di metri), la Hannibal tower con l'incredibile fermata dell'autobus sulla cima (sì, questi svizzeri sono proprio strani!), quanti ricordi! osservo i motociclisti, gli arrampicatori che si preparano... mondi lontani ma mai così vicini dentro di me... un panino e via verso il Grimsel! 
che belle le curve per salire a questo passo; beh, in bici non sono così emozionanti ma già pregusto il piacere del percorrerle "allegramente" in macchina. Il Grimsel è il meno faticoso; raggiuntolo mi dico che ormai la meta è vicina... ne manca solo uno! in realtà per recuperare la macchina dovrei rifare il Gottardo... ma posso anche prendere il treno da Andermatt; con il secondo Gottardo i metri di dislivello salirebbero vertiginosamente a 5300! meglio non pensarci! il contachilometri mi riporta in fretta alla dura realtà: sono solo a 57 km... me ne mancano 83!! tranquillo, mi dico, ci sono anche due discese... mezz'ora dopo comincio la salita infinita che porta al Susten: 22 km per quasi 1700 metri di dislivello... lo vedo ora che scrivo perché se l'avessi saputo prima forse avrei desistito dal proposito di fare un giro del genere! Ma qui la strada ha in premio la vista delle famose (per chi scala ;-) ) pareti del Wendenstocke, una muraglia di 9 km alta fino a 600 metri di calcare compattissimo, un vero piacere per le dita... un po' meno la distanza chilometrica degli ancoraggi che regala emozioni indimenticabili... per la serie: ma perchè sono qui?? ma non potevo farmi un giro in bici oggi... ops, forse meglio un giro in spider con la famosa bionda a fianco... vista la fatica è facile cominciare a vaneggiare... in ogni caso le gambe rispondono meglio della testa e, incredibilmente, continuano a frullare sul rapporto più corto di cui dispongo... ore 19.30: il Susten con il suo laghetto si palesa finalmente ai miei occhi! il parcheggio è vuoto (ma dai!!); solo altri due ciclisti lo animano...sono sdraiati...mah, forse per la fatica? boh, in ogni caso proseguono in senso opposto al mio: non avrò compagnia in discesa...
già perchè ora devo solo scendere, vero? dal ricordo dello spaventoso profilo altimetrico del giro mi sovviene una piccola salita per arrivare ad Andermatt... ma sì dai! fatto 30, si fa 31, no?? mezz'ora dopo devo spogliarmi di tutto il vestiario per quella breve salitella (solo 600 metri... che però dopo averne saliti 4000 non sono proprio bruscolini) ... nel mentre mi fermo per trovare su internet un alloggio dopo riposare per la notte le mie povere membra... l'albergo di Airolo dove ho dormito non ha stanze disponibili quindi facilmente rinuncio al masochistico proposito di salire fino al Gottardo... trovo una camera tripla uso singola con vasca idromassaggio ad un prezzo ragionevole: evvai! stasera me la spasso! (anche senza la bionda... chi si accontenta... ) c'è pure Netflix! wow! (sotto sforzo la mente fa brutti scherzi... ) Sono le 22 quando entro trionfante nella hall dell'hotel: "I have a reservation" ... il concierge mi guarda freddo: "No rooms, sorry"... cosa?? "ma che cxxxxxx dice questo!! ho prenotato una camera con l'idromassaggio!! dammela o ti...." ovviamente non gli dico nulla di tutto ciò, giusto perchè il mio inglese non è così fluente, naturalmente... provo a farlo ragionare: ho prenotato su Booking due ore fa, ho fatto 130 km in bici, "wonderful! but is not my problem" mi risponde gelido, vorrei anche dirgli anche quanto metri di dislivello sono ma mi astengo dal farlo, tanto che ne sa lui di bici... gli spiego che se non posso dormire qui devo arrivare fino al Gottardo, è buio, ci sono i lupi, gli orsi... ergo mi devi dare una camera!! capito??!! impassibile, guarda il suo registro cartaceo, sì perchè mi ha detto di non avere un pc (??!!), riguarda, sfoglia, risfoglia e finalmente declama il verdetto "Yes, I have one room but without bathroom"... va beh, grazie per l'accoglienza eh! dammi le chiavi brutto xxxxxx L'odio non fa parte del mio repertorio di sentimenti ma ammetto di averne sentito nascere il germe, giusto per qualche secondo, s'intende ;-) Ce l'ho fatta! posso riposarmi: niente idromassaggio, niente Netflix, niente bionda ma sono felice! dimenticavo: mi fa un po' male il fondo schiena ma si sa, la felicità ha sempre qualche piccolo neo :-D 

PS: l'indomani ritorno alla macchina, ricarico la bionda, ops la bici, e via per il secondo giro! meno faticoso, certo, ma ancora capelli al vento come in moto... e per di più senza casco!
Ps 2: per un ciclista serio, quale non sono io. ;-) , che fa qualche migliaio di km all'anno questo giro non è nulla di trascendentale...
 

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